Il Celeste Impero.....a Torino

Dall'Esercito di terracotta alla “Via della seta”

 

Museo di Antichità, Piazza S.Giovanni – Torino.

Apertura della mostra : fino al 16 novembre 2008

Biglietto d'ingresso : 8 euro

 

Camminare sulla Grande Muraglia ed ammirare l'Esercito di terracotta nella tomba dell'Imperatore Qin (circa 7000 statue di guerrieri, con cavalli e carri da guerra a grandezza naturale), è un mio grande desiderio .

In attesa di poterlo realizzare... ho visitato, a Torino, la mostra sul Celeste Impero.

Si tratta di circa 200 opere tra le più raffinate del ricco patrimonio cinese (provenienti da 36 Musei di 6 province della Cina) relative ad un periodo di circa 11 secoli di storia, dal Primo Impero , durato poco più di 4 secoli (221 a.C. - 220 d.C.) al Secondo Impero, iniziato, dopo una fase di decadenza, nel 590 d. C. sotto la dinastia Qin, poi Han e conclusasi con la caduta della dinastia Teng (618 – 907).

Quest'ultimo periodo, in particolare, è caratterizzato da fasi di grande splendore artistico e culturale durante le quali la civiltà cinese si irradiò in tutta l'Asia Orientale e si arricchì degli apporti delle culture occidentali in virtù dei floridi commerci lungo le rotte delle carovane che percorrevano le “Vie della Seta” ed al diffondersi della religione buddhista dall'India.

Nella Mostra si possono ammirare alcuni  dei 7000 guerrieri di terracotta, statue di Buddha in diverse rappresentazioni (all'ingresso se ne incontra una alta più di 2 metri), preziose lacche, bronzi , statuette, gioielli, splendidi affreschi che adornavano le pareti dei templi e delle tombe dell'aristocrazia, nella considerazione che il defunto avrebbe mantenuto nella vita ultraterrena il proprio status sociale (..Totò non aveva ancora scritto “La livella” ).

La grande Muraglia no, quella non c'è !..Ma un documentario che ripercorre la storia cinese di quel periodo  illustra, in modo approfondito, i motivi e le fasi della costruzione e  l'utilizzo militare.

Significativo l'allestimento della mostra che inserisce reperti orientali tra i resti delle mura del Teatro Romano, a due passi dalle Porte Palatine.