Lettera del Generale Vittorio Corradi*
Carissimo Ganzer,
ti ringrazio di cuore per avermi invitato, a nome di tutto il 24° Corso, alla Celebrazione del vostro Quarantennale.
Come sai, però, per motivi di salute non ho potuto partecipare e me ne sono molto rammaricato, perché al vostro Corso sono affezionatissimo.
Considero un grande onore essere stato il Vostro Comandante e, dei due anni trascorsi con voi, conservo ricordi vivissimi ed altrettanto preziosi.
Mi ha fatto grande piacere ricevere la tua visita assieme alla delegazione di colleghi che ti hanno accompagnato e sono onorato per le attenzioni che mi avete riservato.
In tutti questi anni ho cercato di seguirvi il più possibile e mi congratulo calorosamente con coloro che hanno raggiunto brillanti traguardi di carriera o importanti soddisfazioni nel servizio.
Anche se il merito dei vostri successi è frutto delle vostre qualità e del vostro impegno, consentitemi di pensare che all’ impronta iniziale della vostra figura di soldato possono aver contribuito gli insegnamenti che, con profonda convinzione, ho voluto proporvi durante i due anni di Accademia.
L’ amabilità, con cui sento che conservate il mio ricordo, mi lusinga come uomo tanto quanto mi ripaga come collega più anziano e primo responsabile della vostra formazione militare.
Mi addolora che alcuni di voi ci abbiano già lasciati; il disegno delle nostre vicende è imperscrutabile e Chi lo traccia distribuisce, spesso, gioie assieme a dolori.
A tutti voi auguro di trascorrere in salute e serenità i tanti anni che Iddio vorrà ancora donarvi.
A te, con grande stima e profondo affetto, un forte abbraccio che ti prego voler estendere a tutti i colleghi.
Viva il 24° Corso!!!
Tuo affezionatissimo
*La lettera di saluto del Generale Corradi testimonia il Suo attaccamento nonostante i quarant’anni trascorsi ed è un vero ed inconsapevole viatico spirituale, rivolto al corso (inviataci nel gennaio 2008) ancora pochi giorni prima di lasciarci per sempre.
Non solo ci addolora la Sua scomparsa ma anche ci rattrista che non abbia fatto in tempo a vedere questo lavoro (già in tipografia quando ci ha improvvisamente lasciato) nel quale la Sua figura fa continuamente capolino, esattamente come negli anni in cui lo scoprivamo - onnipresente e vigile - intento a dardeggiarci con lo sguardo nei posti e nelle situazioni più imprevedibili.
Ci piace pensare che, da Lassù, apprezzi comunque questi segni di sincero ed immutato affetto, vegli ancora un po’ su di noi e ci rivolga un bonario sorriso.
ultimo aggiornamento:06/05/2008 11.20 by PdeW